sabato 27 ottobre 2007

SULLA VIA DELL'ANTARTIDE E DI ANDRILL: ARRIVO A CHRISTCHURCH.

27 ottobre. ARRIVO IN NUOVA ZELANDA : sugli schermi dei computer di bordo seguiamo passo per passo la rotta compiuta dall’aereo. Eccolo qui, ora ha lasciato le coste dell’Australia meridionale (Adelaide, Kangaroo island, Melbourne) e si appresta a compiere il grande salto al di sopra del mare di Tasman e dell’Oceano pacifico, per raggiungere AOTEAROA, la Nuova Zelanda. Il Mare di Tasman !! che nome magico. Non so perché, ma alcuni nomi geografici hanno un’aura, una magia più forte di altri. E’ come un’armonia nelle loro lettere e consonanti. Abel Tasman, il grande navigatore olandese, da cui ha ereditato il nome la Tasmania….(vedere il suo ritratto qui a fianco).

Vado all’oblo’. La notte avvolge ancora il mondo, ma verso oriente c’è una grande luce. « E’ la luna » dice un passeggero. « No, non è possibile, rispondo io, é l’alba che arriva da oriente ! ». In effetti, è la grande luce del giorno che fa capolino da dietro la Terra. E nel cielo, purissimo, ecco Venere, la Stella del mattino !! Grande emozione. Stiamo quasi arrivati. Guardo giù, il cielo si fa sempre più luminoso. Circa un’ora dopo – a destra dell'aereo - scorgo una lunga nuvola bianca. Sembra proprio una nuvola bianca, lunga e bassa sul mare. Guardo giù di nuovo. Ebbene no, non si tratta di una nuvola, bensi’ delle Alpi dell’isola sud della Nuova Zelanda! Una fila di monti che emergono dall’oceano, incappucciati di neve. Una meraviglia. Le cime spuntano da un mare di nubi e sopra, c’è un grande cielo blu. La costa è brulla a deserta, solcata quà e là dall’estuario di qualche grande fiume. I colori sono ancora tipicamente invernali, anche se siamo ormai a primavera inoltrata ! Ora capisco come gli antichi navigatori polinesiani, giunti fin qui dalle loro isole lontanissime, abbiano potuto – in un certo qual senso – scambiare una catena di monti con una grande nuvola e battezzare questa terra « Aotearoa », la Terra della grande nuvola bianca. Certo, i monti attirano le nuvole, dunque poteva in effetti trattarsi dei due eventi combinati.
Mi sembra anche di aver visto il Monte Cook (la più alta montagna dell’Isola Sud), ma non sono certa. Atterriamo in perfetto orario alle 10h30. Dall’oblo’ del Boening 777 vedo, sulla pista, l’Hercules LS-130 Americano, e dietro il C-17. Un collega di Antarctica New Zealand che molto gentilmente è venuto a prendermi all’aeroporto mi conferma che partiro’ sul C-17 (benissimo : 5 ore di volo e non c’è rischio di fare un volo boomerang !). Dice anche che ANDRILL SMS ha raggiunto i 200 metri di profondità e che tutto procede bene. Il mio rammarico è di non essere già sull'Isola di Ross, insieme a tutti i membri del team. Ma ci saro’ presto. Intanto ho qualche bella iniziativa da seguire qui a Christchurch, dove ho vissuto per tre mesi quando ho frequentato -unico Italiano finora- il corso di Scienze polari all'Università di Canterbury. RESTATE IN CONTATTO. Ho chiesto a tutti gli amici di diffondere l’indirizzo di questo blog. Fate TAM-TAM con gli amici, in modo che possiate seguirmi fino in Antartide.

Ritratto di Abel Tasman: Wikipedia, Artista Jacob Gerritsz, 1637

Nessun commento: