La stazione americana McMurdo somiglia a un campus universitario e come ogni campus che si rispetti possiede un grande laboratorio scientifico: si chiama Crary Lab e con i suoi quasi 5.000 m2 non passa certo inosservato. Lo potete vedere qui sopra, dall'esterno, in una fotografia scattata nel 2006 da Elaine Hood della NSF. Inaugurato nel 1991, il Crary Lab (alias Albert P. Crary Science and Engineering Center, CSEC), è dedicato al glaciologo e geofisico Albert P. Crary, il primo uomo a mettere piede al Polo Nord e al Polo Sud. Oltre ad innumerevoli laboratori e strumenti scientifici (compresi quelli per tagliare e analizzare le carote geologiche del progetto ANDRILL), il Crary lab ospita anche un acquario super-interessante perché vi si possono osservare pesci, invertebrati, e larve, che solo i subacquei hanno la fortuna di incontrare quando si immergono con una muta stagna nelle acque intorno a McMurdo, dove la temperatura è di -2°C (proprio cosi'). Nella seconda fotografia qui sopra, ecco Sir Ed Hillary mentre visita l'acquario in compagnia del responsabile - il Prof Art DeVries dell'Università dell'Illinois, a cui si deve la scoperta e lo studio delle glicoproteine e dei peptidi antigelo nei pesci antartici, molecole che impediscono ai pesci che vivono in acque a -2°C di trasformarsi in un blocco di ghiaccio. Ho incontrato Art DeVries a un convegno scientifico a Wellington (NZ) pochi mesi orsono: è un personaggio straordinario, a cui piace condividere le sue esperienze e avventure scientifiche antartiche con il pubblico, in modo umano e simpatico. Starei delle ore ad ascoltarlo. Nella foto qui sopra lo vediamo mentre mostra un Dissostichus mawsoni, un merluzzo antartico, a Sir Ed Hillary. Il Dissostichus mawsoni appartiene all'Ordine dei Perciformi e alla famiglia dei Nototheniidae: vive a grandi profondità (fino a 1600 m) e puo' raggiungere 2 metri di lunghezza e i 140 Kg di peso. Produce proteine antigelo e non ha vescica natatoria. E' preda di Orche, Capodogli, foche di Weddell e ovviamente dell'uomo. Un suo cugino che vive in acque subantartiche - il Dissostichus eleginoides - è la vittima di una pesca sviluppatissima, controllata dal CCAMLR (Convention for the Conservation of the Antarctic Marine Living Ressources, una Convenzione del Sistema del Trattato Antartico). Vedere sito web a sinistra.
Ad Albert Crary è dedicata anche una catena di monti - le montagne Crary - in una delle regioni più inesplorate e più misteriose dell'Antartide: la terra di Marie Byrd, una delle grandi provincie vulcaniche del nostro pianeta. In questa regione si trova il più alto vulcano antartico: il monte Sidley, 4.285 m. Sulla terra di Marie Byrd ho svolto una tesi durante il corso di Scienze antartiche che ho frequentato nel 2005 all'Università di Canterbury a Christchurch in Nuova Zelanda (Graduate Certificate in Antarctic Studies, esclusivamente per laureati; finora sono l'unico italiano ad essere stato selezionato per partecipare a questo corso).
FOTO: in alto, il Crary Lab con Observation Hill sullo sfondo, fotografati da Elaine Hood/Antarctic Photo Library/NSF. In basso, la visita di Sir Ed Hillary (seduto all'estrema sinistra) all'acquario del Crary Lab, in compagnia di Art DeVries (con la felpa rossa). Foto scattata il 30 Novembre 2004 da Brien Barnett/NSF.
FOTO: in alto, il Crary Lab con Observation Hill sullo sfondo, fotografati da Elaine Hood/Antarctic Photo Library/NSF. In basso, la visita di Sir Ed Hillary (seduto all'estrema sinistra) all'acquario del Crary Lab, in compagnia di Art DeVries (con la felpa rossa). Foto scattata il 30 Novembre 2004 da Brien Barnett/NSF.
Nessun commento:
Posta un commento