lunedì 2 febbraio 2009

LUCIA SIMION: CONFERENZE SULL'ANTARTIDE

Ogni giorno, aprendo i quotidiani, ascoltando la radio o guardando i telegiornali apprendiamo che i prezzi del petrolio e delle materie prime aumentano, che centinaia di migliaia di persone perdono il loro impiego - e il loro alloggio; che attentati suicidi costano la vita a civili innocenti in Irak o in India. Notizie terribili, che possono suscitare un’inquietudine profonda. Il futuro a volte appare oscuro e incerto, simile a “una corolla di tenebre” come scriveva il poeta Giuseppe Ungaretti. Esistono, sulla Terra, luoghi in cui non ci sono mai state guerre né attentati? Si’, un luogo simile esiste. Dove?
In Antartide, quell’immenso continente perduto all’estremità della Terra, scoperto meno di 200 anni fa.

Grande 46 volte l’Italia, l’Antartide è come un pianeta a sé, isolato in fondo al mondo e coperto di ghiaccio al 98%. Fino a trent’anni fa non si sapeva nemmeno con certezza quale fosse lo spessore del ghiaccio e che cosa ci fosse sotto. Poi, grazie all’uso di tecniche di indagine aerogeofisica (radar, magnetometri e gravimetri trasportati su aeroplani) e grazie ai satelliti è stato possibile stabilire che la corazza gelata ha uno spessore compreso fra 2.200 e 4.700 metri e che - sotto - sono nascosti laghi, fiumi e golfi che tessono fra loro una complessa rete idrica; arcipelaghi di isole, vulcani, valli e colline, catene di monti vaste quanto le nostre Alpi. Nessuno ha mai visto questi paesaggi misteriosi con i propri occhi. Si tratta di un enigma appassionante.

Per migliaia di anni l’Antartide ha affascinato geografi, navigatori e esploratori. Oggi è un tema appassionante per ragazzi e adulti.
L’Antartide è l’unico dei sette continenti della Terra a non appartenere a nessun paese: è un patrimonio dell’Umanità ed è dedicato esclusivamente alla Pace e alla Scienza. Il continente è gestito da un trattato di pace (il Trattato Antartico) al quale aderiscono 46 paesi. Non è mai stato infranto. Non ci sono mai state guerre in Antartide e non occorre passaporto per sbarcare laggiù. Ricercatori e tecnici di ogni paese del mondo partecipano a progetti e a spedizioni internazionali, collaborano nell’interesse della scienza e dell’umanità intera.

In quanto a me posso dirvi che sono un giornalista professionista, divulgatore scientifico e fotografo da 20 anni. Sono nata a Milano, ma ho scelto Parigi come città d’adozione. Ho partecipato a 8 spedizioni in Antartide, di cui 3 alla base italo-francese Dome C, per fotografare la costruzione della stazione Concordia e il progetto di perforazione in ghiaccio EPICA (che ha permesso di ricostruire l’archivio climatico degli ultimi 800.000 anni). Ho partecipato al progetto internazionale di perforazione nei sedimenti marini ANDRILL SMS (questo progetto ha estratto carote di sedimenti in cui è racchiuso un archivio del clima degli ultimi 17 milioni di anni). Nel 2005 sono stata selezionata per partecipare al Graduate Certificate in Antarctic Studies (GCAS, un corso di Scienze antartiche per laureati), presso l’Università di Canterbury a Christchurch in Nuova Zelanda.Finora solo l'unico Italiano ad aver partecipato a questo corso.

La mia passione per questo continente remoto, diverso da tutti gli altri, è nata in occasione del mio primo viaggio in Antartide - nel 1997 - sulle tracce di Shackleton e di Charcot. Ma c’è anche un’altra ragione: da piccola abitavo in Francia, in un sobborgo di Parigi chiamato Neuilly-sur-Seine. Il condominio in cui vivevo è situato a due passi alla dimora del Comandante Jean-Baptiste Charcot, esploratore dell’Antartide e dell’Artico. Frequentavo la Scuola elementare Charcot. Una concidenza? Un destino? Chissà.

Comunque sia, dopo aver ottenuto una laurea in Medicina con lode all’Università di Milano, mi sono dedicata alla divulgazione scientifica e alla fotografia di natura. Nell’arco di 20 anni ho visitato i sette continenti, ma la mia passione rimane - e sarà per sempre - l’Antartide.

Per trasmettere questa passione e condividerla con il pubblico e soprattutto con i ragazzi delle scuole (elementari, medie e liceo), organizzo conferenze sull’Antartide. L’Antartide è un tema che inspira profondamente adulti e ragazzi. E’ un tema colmo di elementi positivi e appasionanti: il coraggio e la tenacia degli esploratori, la collaborazione internazionale, il rispetto totale dell’ambiente. Il mistero dei 150 laghi di acqua dolce e dei monti nascosti sotto il ghiaccio.....
I temi delle conferenze (della durata di 50 minuti, con fotografie e video) comprendono: l’origine geologica dell’Antartide, la formazione delle calotte di ghiaccio, i fossili dell’Antartide (per es. dinosauri), gli esploratori dell’Antartide, la scienza in Antartide (con i principali progetti scientifici), le basi scientifiche, i mezzi di trasporto, la vita quotidiana nelle basi, la geopolitica).
Lascio sempre almeno mezz’ora di tempo per le domande e le risposte, sempre molto numerose. Posso tenere queste conferenze in tre lingue diverse: Italiano, Francese o Inglese.

Il tema delle mie conferenze - l’ANTARTIDE - inspira profondamente i giovani. Per diffondere la conoscenza sull’Antartide e la ricerca italiana e internazionale in Antartide e nelle isole subantartiche organizzo anche mostre fotografiche (all’aperto o in interni). Ho pubblicato innumerevoli articoli e reportages sull’Antartide, su periodici e quotidiani di vari paesi e ho pubblicato un libro edito da GIUNTI in Italia: “Antartide, il Cuore bianco della Terra” (disponibile anche in Francese e in Tedesco). Sin da piccola sono sempre stata affascinata dalla neve. E’ un elemento magico della natura. Amo la neve, i cristalli di neve, i paesaggi colmi di neve, le falesie di neve e di ghiaccio dell’Antartide.

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