In Antartide, quell’immenso continente perduto all’estremità della Terra, scoperto meno di 200 anni fa.
Grande 46 volte l’Italia, l’Antartide è come un pianeta a sé, isolato in fondo al mondo e coperto di ghiaccio al 98%. Fino a trent’anni fa non si sapeva nemmeno con certezza quale fosse lo spessore del ghiaccio e che cosa ci fosse sotto. Poi, grazie all’uso di tecniche di indagine aerogeofisica (radar, magnetometri e gravimetri trasportati su aeroplani) e grazie ai satelliti è stato possibile stabilire che la corazza gelata ha uno spessore compreso fra 2.200 e 4.700 metri e che - sotto - sono nascosti laghi, fiumi e golfi che tessono fra loro una complessa rete idrica; arcipelaghi di isole, vulcani, valli e colline, catene di monti vaste quanto le nostre Alpi. Nessuno ha mai visto questi paesaggi misteriosi con i propri occhi. Si tratta di un enigma appassionante.
Per migliaia di anni l’Antartide ha affascinato geografi, navigatori e esploratori. Oggi è un tema appassionante per ragazzi e adulti.L’Antartide è l’unico dei sette continenti della Terra a non appartenere a nessun paese: è un patrimonio dell’Umanità ed è dedicato esclusivamente alla Pace e alla Scienza. Il continente è gestito da un trattato di pace (il Trattato Antartico) al quale aderiscono 46 paesi. Non è mai stato infranto. Non ci sono mai state guerre in Antartide e non occorre passaporto per sbarcare laggiù. Ricercatori e tecnici di ogni paese del mondo partecipano a progetti e a spedizioni internazionali, collaborano nell’interesse della scienza e dell’umanità intera.
In quanto a me posso dirvi che sono un giornalista professionista, divulgatore scientifico e fotografo da 20 anni. Sono nata a Milano, ma ho
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La mia passione per questo continente remoto, diverso da tutti gli altri, è nata in occasione del mio primo viaggio in Antartide - nel 1997 - sulle tracce di Shackleton e di Charcot. Ma c’è anche un’altra ragione: da piccola abitavo in Francia, in un sobborgo di Parigi chiamato Neuilly-sur-Seine. Il condominio in cui vivevo è situato a due passi alla dimora del Comandante Jean-Baptiste Charcot, esploratore dell’Antartide e dell’Artico. Frequentavo la Scuola elementare Charcot. Una concidenza? Un destino? Chissà.
Comunque sia, dopo aver ottenuto una laurea in Medicina con lode all’Università di Milano, mi sono dedicata alla divulgazione scientifica e alla fotografia di natura. Nell’arco di 20 anni ho visitato i sette continenti, ma la mia passione rimane - e sarà per sempre - l’Antartide.
Per trasmettere questa passione e condividerla con il pubblico e soprattutto con i ragazzi delle scuole
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I temi delle conferenze (della durata di 50 minuti, con fotografie e video) comprendono: l’origine geologica dell’Antartide, la formazione delle calotte di ghiaccio, i fossili dell’Antartide (per es. dinosauri), gli esploratori dell’Antartide, la scienza in Antartide (con i principali progetti scientifici), le basi scientifiche, i mezzi di trasporto, la vita quotidiana nelle basi, la geopolitica).
Lascio sempre almeno mezz’ora di tempo per le domande e le risposte, sempre molto numerose. Posso tenere queste conferenze in tre lingue diverse: Italiano, Francese o Inglese.
Il tema delle mie conferenze - l’ANTARTIDE - inspira profondamente i giovani. Per diffondere la conoscenza sull’Antartide e la ricerca italiana e internazionale in Antartide e nelle isole subantartiche organizzo anche mostre fotografiche (all’aperto o in interni). Ho pubblicato innumerevoli articoli e reportages sull’Antartide, su periodici e quotidiani di vari paesi e ho pubblicato un libro edito da GIUNTI in Italia: “Antartide, il Cuore bianco della Terra” (disponibile anche in Francese e in Tedesco). Sin da piccola sono sempre stata affascinata dalla neve. E’ un elemento magico della natura. Amo la neve, i cristalli di neve, i paesaggi colmi di neve, le falesie di neve e di ghiaccio dell’Antartide.
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