Ce lo racconta Elaine Hood in due articoli apparsi recentemente sull’Antarctic Sun, un periodico online che tratta temi relativi alla ricerca statunitense in Antartide, finanziato dalla National Science Foundation (NSF).
Interviste e testi sono realizzati da un piccolo team di specialisti impiegati dalla Raytheon Polar Services, l’istituzione che pianifica e organizza dal punto di vista logistico le spedizioni americane in Antartide per conto nella NSF (sulle stazioni scientifiche, le navi oceanografiche e nei campi remoti). Il quartier generale della RPS si trova a Centennial, presso Denver. Direttore dell’Antarctic Sun è Peter Rejcek, mentre Elaine Hood gestisce la fototeca US Antarctic Photo Library e collabora al periodico. Responsabile del servizio Stampa e Comunicazione è Valerie Carroll.
Quella dei radioamatori (“hams” in Inglese) e l’Antartide è una
La vicenda di Jules e John Madey è esemplare e anche molto commovente. Durante il giorno - racconta sempre Elaine Hood- i due ragazzi andavano a scuola; rientrati a casa facevano subito i compiti, quindi si mettevano alla radio fino a notte fonda per stabilire i contatti con l’Antartide e le famiglie dei militari rimaste negli Stati Uniti. Il giorno dopo, di mattino presto, erano di nuovo in classe.
All'Università i fratelli hanno entrambi studiato al CalTech: Jules è diventato un ingegnere biomedico. Mentre John ha sviluppato il primo laser a elettroni liberi (FEL). Oggi è il direttore di un dipartimento all’università di Hawaii.
Il primo contatto radio dall’Antartide fu stabilito dalla spedizione dell’esploratore australiano Douglas Mawson, nel 1912: dal rifugio di Cape Denison a Commonwealth Bay, i membri della spedizione chiamarono Melbourne in Australia facendo un ponte-radio con una base situata sull’isola di Macquarie. Richard Evelyn Byrd, uno dei più grandi esploratori dell’Antartide, fu salvato grazie alla radio. Nel 1934 Byrd soggiorno’ da solo in un rifugio di pochi metri quadrati a 200 chilometri dalla base principale e fu lentamente avvelenato dal monossido di carbonio. Ascoltando la sua voce alla radio, i compagni compresero che stava molto male e accorsero a salvarlo.
CREDITO FOTOGRAFICO DELLE IMMAGINI IN BIANCO E NERO: U.S. Navy- National Science Foundation-US Antarctic Photo Library
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