Un ufficio postale in capo al mondo Testo tratto dal mio libro: "Antartide, Cuore bianco della Terra", GIUNTI Editore, pagina 194-195 (Autore: Lucia Simion).
L’Astrolabe, la nave-rifornimenti che collega la base francese Dumont d’Urville in terra di Adelia a Hobart in Tasmania (2.700 km di distanza, 7 giorni di viaggio) si avvicina piano piano alla costa. La banchisa si è spezzata e i lastroni galleggiano sul mare come un gigantesco puzzle. L’Arcipelago di Pointe Géologie - dove l’esploratore francese Jules Sébastien César Dumont d’Urville arrivo’ un giorno di gennaio del 1840, è di fronte a noi. Di là dall’isola dei Petrelli, dove sorge la stazione, scorgiamo l’immensità del plateau polare, piatto e liscio come la superficie di un pianeta gelato.
Mentre ci avviciniamo alla base - e il pilota dell’elicottero prepara il velivolo per lo sbarco - alcuni marinai accatastano sul’helipad un decina di grossi sacchi di tela grezza di colore azzurro. Sopra sta scritto: France-La Poste. Poco dopo li caricano sull’elicottero, sotto lo sguardo atento di Jean-Marie Jaguenaud, responsabile delle Poste, Telecomunicazioni e dell’Informatica delle TAAF (Terre australi e antarctiche francesi). Tradizionalmente, in tutti e cinque i distretti delle TAAF - Crozet, Kerguelen, Amsterdam, la terra di Adelia e le Isole Eparses, i sacchi della posta hanno la priorità assoluta e vengono sbarcati prima dei passeggeri. Zeppo di sacchi postali, l’elicottero decolla. Direzione: l’Ufficio Postale di DDU, un piccolo edificio basso, color rosa pastello, con il tetto coperto di antenne: si chiama la “Gérance Postale”.
Ho avuto l'occasione di visitare la Gérance Postale (foto a destra) quando la responsabile, ovvero la "postina", era una donna: Jocelyne Le Bret di Brest, una delle due prime donne francesi che hanno fatto winter-over a DDU. In gergo locale, la chiamano “gépétte”. E’ uno dei personaggi più amati della stione, perché - nonostante telefoni e email abbiano facilitato i contatti con le famiglie- è alla Gérance Postale che arrivano le lettere e i pacchetti inviati dai propri cari, distanti 15.000 Km da DDU. Il suo assitente si chiamava Philippe.
Durante, l’estate australe (da ottobre a merzo) le 5 rotazioni dell’Astrolabe trasportano circa 35 sacchi postali, del peso di 15 Kg ciascuno. Molte delle lettere (vedi la foto in alto) che contengono sono di filatelisti. Dal 1950 ad oggi, il servizio filatelico delle TAAF ha emesso 481 francobolli e 4 “Carnet de Voyage” filatelici, ricercatissimi dai collezionisti di tutto il mondo. L’ufficio postale di Dumont d’Urville non è l’unico del suo genere in Antartide: altre stazioni ne hanno una, per esempio le tre basi australiane Mawson, Casey e Davis; la giapponese Siowa, le americane McMurdo e Plamer, le inglesi Rothera e Halley; le argentine Belgrano e Jubany, la cinese Zhong Shan.....e molte altre. Fra le più belle collezioni di francobolli polari, ci piace ricordare certamente quelli delle TAAF, quelli della Ross Dependency (Nuova Zelanda), gli inglesi (British Antarctic Territory), e quelli del territorio antartico australiano. Diversi paesi hanno emesso francobolli in occasione dell’Anno polare internazionale 2007-2008.
FOTO IN ALTO, ACCANTO AL TITOLO: una lettera inviata dalla Géance Postale (Ufficio Postale) di Dumont d’Urville, amministrata dalle TAAF (la stazione è invece gestita dall’Istituto polare francese IPEV). La Gérance Postale è l'edificio rosa pastello che vedete nella fotografia (notare la buca delle lettere, gialla come a Parigi e in tutte le città francesi). Francobollo: misura esattamente 156 mm di lunghezza e 31,77 mm di altezza. E’ uno dei più lunghi francobolli del mondo. Rappresenta il percorso del Sole a Dumont d’Urville, il 21 Giugno, giorno del solstizio d’inverno nell’emisfero australe. Quel giorno, il sole si leva per due ore appena, per tramontare poco dopo. Il francobollo è stato emesso dalle TAAF il 21 giugno 2007. Sulla seconda busta: un francobollo TAAF raffigurante i progetti di astronomia alla base italo-francese CONCORDIA a Dome C.
FOTO: (c) Lucia Simion, riproduzione e utilizzo vietato senza l'autorizzazione scritta dell'Autore.
L’Astrolabe, la nave-rifornimenti che collega la base francese Dumont d’Urville in terra di Adelia a Hobart in Tasmania (2.700 km di distanza, 7 giorni di viaggio) si avvicina piano piano alla costa. La banchisa si è spezzata e i lastroni galleggiano sul mare come un gigantesco puzzle. L’Arcipelago di Pointe Géologie - dove l’esploratore francese Jules Sébastien César Dumont d’Urville arrivo’ un giorno di gennaio del 1840, è di fronte a noi. Di là dall’isola dei Petrelli, dove sorge la stazione, scorgiamo l’immensità del plateau polare, piatto e liscio come la superficie di un pianeta gelato.
Mentre ci avviciniamo alla base - e il pilota dell’elicottero prepara il velivolo per lo sbarco - alcuni marinai accatastano sul’helipad un decina di grossi sacchi di tela grezza di colore azzurro. Sopra sta scritto: France-La Poste. Poco dopo li caricano sull’elicottero, sotto lo sguardo atento di Jean-Marie Jaguenaud, responsabile delle Poste, Telecomunicazioni e dell’Informatica delle TAAF (Terre australi e antarctiche francesi). Tradizionalmente, in tutti e cinque i distretti delle TAAF - Crozet, Kerguelen, Amsterdam, la terra di Adelia e le Isole Eparses, i sacchi della posta hanno la priorità assoluta e vengono sbarcati prima dei passeggeri. Zeppo di sacchi postali, l’elicottero decolla. Direzione: l’Ufficio Postale di DDU, un piccolo edificio basso, color rosa pastello, con il tetto coperto di antenne: si chiama la “Gérance Postale”.
Ho avuto l'occasione di visitare la Gérance Postale (foto a destra) quando la responsabile, ovvero la "postina", era una donna: Jocelyne Le Bret di Brest, una delle due prime donne francesi che hanno fatto winter-over a DDU. In gergo locale, la chiamano “gépétte”. E’ uno dei personaggi più amati della stione, perché - nonostante telefoni e email abbiano facilitato i contatti con le famiglie- è alla Gérance Postale che arrivano le lettere e i pacchetti inviati dai propri cari, distanti 15.000 Km da DDU. Il suo assitente si chiamava Philippe.
Durante, l’estate australe (da ottobre a merzo) le 5 rotazioni dell’Astrolabe trasportano circa 35 sacchi postali, del peso di 15 Kg ciascuno. Molte delle lettere (vedi la foto in alto) che contengono sono di filatelisti. Dal 1950 ad oggi, il servizio filatelico delle TAAF ha emesso 481 francobolli e 4 “Carnet de Voyage” filatelici, ricercatissimi dai collezionisti di tutto il mondo. L’ufficio postale di Dumont d’Urville non è l’unico del suo genere in Antartide: altre stazioni ne hanno una, per esempio le tre basi australiane Mawson, Casey e Davis; la giapponese Siowa, le americane McMurdo e Plamer, le inglesi Rothera e Halley; le argentine Belgrano e Jubany, la cinese Zhong Shan.....e molte altre. Fra le più belle collezioni di francobolli polari, ci piace ricordare certamente quelli delle TAAF, quelli della Ross Dependency (Nuova Zelanda), gli inglesi (British Antarctic Territory), e quelli del territorio antartico australiano. Diversi paesi hanno emesso francobolli in occasione dell’Anno polare internazionale 2007-2008.
FOTO IN ALTO, ACCANTO AL TITOLO: una lettera inviata dalla Géance Postale (Ufficio Postale) di Dumont d’Urville, amministrata dalle TAAF (la stazione è invece gestita dall’Istituto polare francese IPEV). La Gérance Postale è l'edificio rosa pastello che vedete nella fotografia (notare la buca delle lettere, gialla come a Parigi e in tutte le città francesi). Francobollo: misura esattamente 156 mm di lunghezza e 31,77 mm di altezza. E’ uno dei più lunghi francobolli del mondo. Rappresenta il percorso del Sole a Dumont d’Urville, il 21 Giugno, giorno del solstizio d’inverno nell’emisfero australe. Quel giorno, il sole si leva per due ore appena, per tramontare poco dopo. Il francobollo è stato emesso dalle TAAF il 21 giugno 2007. Sulla seconda busta: un francobollo TAAF raffigurante i progetti di astronomia alla base italo-francese CONCORDIA a Dome C.
FOTO: (c) Lucia Simion, riproduzione e utilizzo vietato senza l'autorizzazione scritta dell'Autore.
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