Proprio nel cuore dell'Anno Polare Internazionale ecco che giunge la notizia di un grande, fantastico avvenimento: il 9 dicembre scorso (2007) l'Airbus A-319 dell'Australian Antarctic Division (AAD), partito da Hobart in Tasmania ha compiuto un atterraggio inaugurale in Antartide, sulla nuova pista WILKINS, situata a 70 km dalla base australiana Casey e dedicata all'esploratore-aviatore australiano Sir George Hubert Wilkins. Nel corso della campagna 2005-2006 l'Airbus 319 - sempre partito da Hobart in Tasmania- aveva sorvolato la pista Wilkins senza atterrare; un mese fa - novembre 2007- due atterraggi test sono stati effettuati con successo a McMurdo, sulla Sea Ice Runway. L'aereo era partito da Christchurch in Nuova Zelanda. Tony Press, Direttore dell'AAD, ha detto che è un momento storico, una vera pietra miliare nella storia del Programma polare australiano. E' in effetti la prima volta che un volo "di linea" collega l'Australia all'Antartide. Quando tutti i test saranno stati compiuti, e che le autorizzazioni al trasporto di passeggeri saranno rilasciate, per l'Australian Antarctic Division inizierà una nuova era nell'ambito del trasporto polare. I voli partiranno da Hobart in Tasmania, dove si trova la sede dell'AAD (a Kingston più precisamente).
L'atterraggio dell'Airbus A319 a WILKINS è una notizia fantastica, che riporta agli exploit di Byrd, di Wilkins e di Ellsworth. Ai tempi dei voli perigliosi e avventurosi nelle contrade più remote del continente, dove - se l'aereo doveva posarsi per problemi meccanici - era un'impresa andare a recuperarlo. A dire il vero, anche oggi volare in Antartide resta sempre una bellissima avventura, ma se accade qualcosa è molto più semplice essere soccorsi, poiché di aerei ce ne sono un po' ovunque sul continente. Basta vedere il numero di voli compiuti quotidianamente da McMurdo a South Pole (circa 7 voli con Hercules LC130), per trasportare personale ma soprattutto per portare al Polo il materiale destinato alla costruzione del detettore di neutrini ICECUBE, il più grande strumento scientifico della Terra (volume una volta completato: UN chilometro cubo).
FOTO IN ALTO DI TONI DELFATTI. A sinistra Charlton Clark, Manager - Antarctic Airlink Project e a destra il Dr Jeremy Smith, Station Leader a Casey. Alle loro spalle l'Airbus A319 sulla pista Wilkins, il giorno 9-12-2007. FOTO IN BASSO, A DESTRA: SALLY CHAMBERS/AAD. La costa presso Wilkins e Casey, fotografata nel corso del primo sorvolo in assoluto effettuato dall'Airbus A319 alcuni mesi orsono, senza atterraggio.
L'atterraggio dell'Airbus A319 a WILKINS è una notizia fantastica, che riporta agli exploit di Byrd, di Wilkins e di Ellsworth. Ai tempi dei voli perigliosi e avventurosi nelle contrade più remote del continente, dove - se l'aereo doveva posarsi per problemi meccanici - era un'impresa andare a recuperarlo. A dire il vero, anche oggi volare in Antartide resta sempre una bellissima avventura, ma se accade qualcosa è molto più semplice essere soccorsi, poiché di aerei ce ne sono un po' ovunque sul continente. Basta vedere il numero di voli compiuti quotidianamente da McMurdo a South Pole (circa 7 voli con Hercules LC130), per trasportare personale ma soprattutto per portare al Polo il materiale destinato alla costruzione del detettore di neutrini ICECUBE, il più grande strumento scientifico della Terra (volume una volta completato: UN chilometro cubo).
FOTO IN ALTO DI TONI DELFATTI. A sinistra Charlton Clark, Manager - Antarctic Airlink Project e a destra il Dr Jeremy Smith, Station Leader a Casey. Alle loro spalle l'Airbus A319 sulla pista Wilkins, il giorno 9-12-2007. FOTO IN BASSO, A DESTRA: SALLY CHAMBERS/AAD. La costa presso Wilkins e Casey, fotografata nel corso del primo sorvolo in assoluto effettuato dall'Airbus A319 alcuni mesi orsono, senza atterraggio.
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